Valentina Tomada: la nostra intervista all’attrice, regista, scrittrice e… Non solo!
Descrizione del libro
Incontri al buio, posta del cuore e tango: quando quattro amiche si mettono alla ricerca di sé stesse e del principe azzurro, c’è da aspettarsi di tutto. Valeria, dopo due anni di “clausura”, decide che è arrivato il momento di dare un calcio alla solitudine e di trovarsi un uomo. Impresa non di poco conto. Alle sue disavventure amorose fanno da contrappunto le amiche, baluardo contro le avversità: la bellissima Betta, con un debole per gli uomini dalla pelle scura, Gabriella, invischiata in una storia insoddisfacente, e Antonella, timida e succube dei genitori. Quattro donne, quattro amiche, giocano una partita importante: essere felici e realizzate a quarant’anni. Fra madri assenti che usano il cibo come surrogato di loro stesse e principi tutt’altro che azzurri, Valeria, Betta, Antonella e Gabriella sfidano il destino, complici e solidali. Sarà poker di regine o le ragazze si dovranno accontentare solo di qualche due di picche?
Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista ed esperta di comunicazione, ha intervistato l’Artista Valentina Tomada per la testata giornalistica nazionale “06play”.
Ilaria – Ciao Valentina e benvenuta su “06play”. Come stai?
Valentina – Sto benissimo, grazie. Sono in ferie con la mia famiglia. Mi godo il meritato relax.
Ilaria – Tanti di noi hanno avuto occasione questa estate di regalare il tuo splendido libro. Ti va di parlarcene?
Valentina – Molto volentieri. È uscito da un po’, ma ancora si trova come ebook on line. Il titolo è “Poker di donne in cerca di cuori” una storia di donne, appunto, ma soprattutto di amicizia e di amore. È piaciuto e piace parecchio perché fa ridere, ma soprattutto perché molte donne si riconoscono nei personaggi. Ciò per me è fonte di grande soddisfazione.
Ilaria – Valentina, sei stata nel cast di “Incantesimo”, ma anche di “Vivere” e “Cento Vetrine”. Che ricordi hai di quel periodo?
Valentina – Per quanto riguarda “Incantesimo” e le soap in generale, ovviamente è stata una bellissima esperienza. Mi è piaciuto molto, soprattutto, perché poi ogni soap diventa una famiglia, con persone carine che vedi tutti i giorni. In modo particolare con le soap girate a Torino, ossia “Vivere” e “Cento Vetrine”, ho un ricordo molto bello perché noi stavamo in un bellissimo albergo, davanti ai teatri. Ci vedevamo la sera, mangiavamo insieme allo stesso tavolo. Eravamo diventati una sorta di comunità molto bella. A me piace molto quando si può stare tutti insieme nello stesso luogo. Una cosa che, al contrario, non si è verificata con “Incantesimo”. Quello si girava a Roma, motivo per cui ognuno tornava a casa sua. Anche lì mi ricordo che c’era Alessandro Cane, un regista che è venuto a mancare. A me piaceva molto, c’era una bella sinergia. Insomma, si era instaurato un bel rapporto in generale. Anche con Raffaele Buranelli, che faceva mio marito Giorgio, siamo ancora amici. Ci sentiamo ogni tanto, anche se è andato ad abitare fuori e non ci vediamo più. Sono situazioni molto piacevoli che si vengono a creare con la lunga serialità. È una grande famiglia. Quando ti rivedi, magari dopo anni, è come se incontri un parente con cui non hai a che fare da tanto tempo. Ti abbracci, ti racconti.
Ilaria – C’è un aneddoto divertente che puoi raccontarci su “Vivere”?
Valentina – A “Vivere” sono stata Viola Magris, un personaggio per cui stavano cercando un’attrice da tanto tempo. Sono arrivata sul set un po’ spaesata, visto che non conoscevo la maggior parte dei miei colleghi. Devo dire però che Luca Bastianello, con cui dovevo girare tante scene, mi ha messo subito a mio agio. È una persona adorabile, si è comportato come se fosse un mio vecchio amico. Mi ha fatto sentire accettata, motivo per cui sono riuscita a buttarmi a capofitto nel progetto.
Ilaria – Mentre di “Cento Vetrine” cosa puoi e vuoi raccontare ai nostri lettori?
Valentina – A “Cento Vetrine” ho interpretato Sandra, la moglie di Massimo Forti, che aveva il volto di Luca Ward. Anche lì, ricordo che un giorno successe una cosa molto divertente. Faccio una premessa: io non ho mai fumato e sono anche molto sensibile agli odori, buoni o cattivi che siano. Luca, al contrario, all’epoca fumava. Dovevamo girare una scena che prevedeva un bacio. E lui, tra una pausa e l’altra, si era acceso una sigaretta. Io però gli dissi di trovarsi un chewing gum, altrimenti non avrei girato la scena. Scoppiammo a ridere. Quel giorno ci siamo divertiti parecchio.
Ilaria – A tuo parere, cosa deve avere un attrice, oggi, per emergere?
Valentina – In primis, è assolutamente fondamentale la formazione. In qualsiasi tipo di disciplina artistica ciascuno voglia fare: nella dizione, nella recitazione, nella danza, che ho praticato per anni e mi ha insegnato la rettitudine e il giusto portamento, e nel canto. Più qualità un artista ha e meglio è per lui. Per emozionare il pubblico che ti guarda, è necessario avere la giusta formazione. Altrimenti, è come se costruissi un edificio senza fondamenta, destinato prima o poi inevitabilmente a cadere. Ancora oggi mi formo. Metto attenzione e dedizione in ogni cosa che faccio.
Ilaria – Bisogna avere più fortuna o talento?
Valentina – Ce ne sono parecchie in giro di persone che hanno talento, ma che non sono riuscite a sfondare. Così come, invece, è accaduto il contrario. Fa parte della vita: a volte serve l’incontro giusto. Ad ogni modo, ritengo che un’attrice debba saper vendere se stessa, nel senso buono del termine. Deve mantenere buoni rapporti con tutti, farsi vedere spesso, avere una capacità relazionale importante. Può anche non essere bravissima, ma se ha questi elementi e si butta è più facile che riesca. Un’attrice deve poi essere empatica, deve scavare dentro se stessa per trovare le emozioni da trasmettere, prima sul set e poi sul pubblico che la guarda.
Ilaria – Quanti e quali sono i sogni nel cassetto che desideri ancora realizzare?
Valentina – Ce ne sono tantissimi. Ho, come al solito, mille idee, mille progetti. Ora sto scrivendo la mia prima sceneggiatura per un lungo. Poi ho aperto un canale su YouTube dove racconto la vita, i viaggi, ciò che voglio fare. Invito le persone a lasciarsi andare perché io per prima, essendo una gran perfettina, non riesco a buttarmi continuamente nelle cose. La vita è una e non bisogna sprecarla. Questo è un consiglio che do sempre anche a mia figlia. Il canale l’ho chiamato “il dritto della medaglia” proprio per invitare a guardare e a cercare anche le cose belle della vita, non solo i lati negativi.
Ilaria – Progetti futuri?
Valentina – Come tu ben sai a dicembre 2022, dal 1 al 4 ma con altri eventi random, sarò super impegnata con il Fabriano Film Fest, alla sua X edizione. L’ho ideato io e ne sono il direttore artistico. Ci tengo molto. E poi sono aperta a tutto ciò che la vita vorrà regalarmi!
http://www.valentinatomada.it/book/
Dettagli
Autrice: Valentina Tomada.
Editore: Newton Compton Editori.
Collana: First.
Anno edizione: 2022.
In commercio dal: 19 maggio 2022.
Pagine: 352.
Tipo: Brossura.
EAN: 978882277155.
Dove poter acquistare il libro online
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