Descrizione
“Anime depredate”, un romanzo che si snoda tra sete di potere, ricchezza e intrighi. John Capurro ne è il personaggio chiave, un ex marine che vive in Texas, definito Quang Pô- spettro in vietnamita – ; si era conquistato il titolo sul campo, sfuggendo per due volte ai viet-cong, dopo essere finito loro prigioniero durante delle azioni. Una personalità interessante e problematica che si trascina delle turbe post traumatiche che gli derivano dai suoi quattro anni in Vietnam. Sarà la presenza di una donna a ridargli un equilibrio e proiettarlo in una storia d’amore importante, che porterà entrambi in una sciarada di situazioni legate alla vendetta dell’egocentrico suo ex, uomo dalla vita plumbea… Tutti i personaggi del romanzo, hanno la loro giusta collocazione come in un puzzle, un intrigante puzzle…
Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e scrittrice, ha intervistato, oggi, per noi, in esclusiva, lo scrittore Mimmo Confessa.
Intervista
Ilaria – Quando è scoppiata in te la passione per la scrittura?
Mimmo – In realtà questa passione l’ho sempre avuta, sin da adolescente; esplicitata in tarda età per merito di un’amica, che dopo aver letto un mio romanzo ( le donne di Valerio ) mi ha spinto ( letteralmente ) a proporlo a un editore. Mi rammarica aver perso, per una forma di imperdonabile incuria – non solo mia – chissà quanti lavori scritti nel corso, ormai, della mia non breve vita.
Vabbè dai, pazienza…
Ilaria – Se tu dovessi riassumere il tuo libro in una sola parola quale sceglieresti e perché proprio quella?
Mimmo – Mistero. Se vogliamo, calza per tutti i miei romanzi. Cosa spinge a mutare vite apparentemente adagiate, “Nell’eterno ritorno “?
Il futuro di ognuno di noi è scritto nella prevedibilità del nostro carattere, dei nostri rituali, delle nostre tendenze. Nei miei romanzi, mi ribello a questo destino, e accade che il mistero d’una magia inspiegabile riveli aspetti sconosciuti a noi stessi, offrendo ciò a cui forse si tendeva solo nei sogni.
Ilaria – Quanto tempo hai impiegato per realizzare questa tua opera letteraria?
Mimmo – Un anno, o poco meno. Con pause intervallate dalla stravaganza dei miei “colloqui” notturni con alcuni dei personaggi a cui ponevo domande sul loro futuro. Mi accadeva, aprendo di notte il frigo per bere , di trovarmi davanti a John, il protagonista, che poggiato con una spalla ad uno stipite mi fissava perplesso sulla sua possibilità d’esser ricambiato nel suo amore per Norma, bellissima e irraggiungibile, o ancora peggio, immaginare ( e poi buttar giù qualche rigo prima di dimenticare ) il volto butterato di Zuco ,efferato criminale messicano ,e la sua grassa risata, accompagnata dallo scintillio del suo incisivo d’oro.
Ilaria – Chi ha ideato la copertina del tuo libro?
Mimmo – È frutto dell’idea sinergica di Valentina Succi, Luca Dentale il grafico, e mia. Trovo che “prenda” molto, anche se qualche dubbio l’ho avuto sull’idea che potesse trasmettere; cioè che si trattasse di una trama bellica – cosa che non è- ma in effetti il Vietnam ha ispirato tutto il romanzo.
Ilaria – Quali scrittori del passato hanno influenzato il tuo estro creativo?
Mimmo – Prevalentemente D’annunzio. Tra i suoi romanzi adoro rileggere “il piacere”, “l’innocente”; poi Stendhal, Alessandro Dumas figlio.
Mi riconosco nel romanticismo ottocentesco, e come tutti i romantici mi sorprendo ad attendere l’auto distruzione. Naturalmente, spero, metaforicamente.
Ilaria – Se tu dovessi scegliere un colore per identificare il tuo libro quale sarebbe? Motivaci la tua scelta…
Mimmo – Rosso. Il colore della passione, nel bene e nel male il motore del mondo, che mi riporta alla poesia di Prevert:
E tutto il mio sangue se ne andrà
Se ne andrà in cerca di te
Amor mio.
Ilaria – Mentre lo scrivevi quali emozioni ti sopraggiungevano?
Mimmo – A questa domanda non so risponderti. Rimuovo tutto il percorso di compilazione. Non ricordo quasi nulla, e nel rileggermi mi sorprendo chiedendomi: L’ho scritto io?
Ilaria – Sei soddisfatto dei risultati ottenuti con questo tuo lavoro?
Mimmo – Moltissimo. Vedo la possibilità di coinvolgere il lettore nella condivisone delle emozioni che intendo trasmettere. Almeno a giudicare da ciò che mi riferiscono lettori con cui ho avuto modo di parlare. Pareri che reputo sinceri e non di cortesia.
Ilaria – Quanto c’è di te in questo tuo scritto?
Mimmo – Non molto. Forse qualcosa del carattere di John. Quel silenzioso bastare a sé stessi, lontano da edonismi e futilità.
Ilaria – Il tuo sogno nel cassetto è…?
Mimmo – Non saprei, forse una discreta diffusione dei miei scritti; ma non per me, per il piacere che ne deriverebbe a chi mi vuole bene.
Ilaria – Cosa annoveri tra i tuoi futuri progetti?
Mimmo – Nei miei progetti futuri c’è ancora la scrittura. Lavoro a un altro libro che fa parte in realtà della mia continua ricerca, ricerca di cosa non saprei dirti, c’è la propensione a farlo ma non so verso cosa.
Ma se un giorno la troverò, sarai la prima a saperlo.
Dettagli
Autore: Mimmo Confessa
Casa editrice: Viola Editrice.
Collana: Romanzi.
Anno edizione: 2022.
In commercio dal:
8 giugno 2022.
Pagine: 186.
Tipo: Brossura.
EAN: 9788831250603.
Dove poter acquistare il libro online
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