Pietro Romano, un vero talento artistico

Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato, per noi e per voi di “06play”, Pietro Romano, attore, regista, autore, doppiatore… E non solo!

Intervista

Ilaria – Caro Pietro, come hai iniziato la tua carriera di attore?
Pietro – Amo definirmi “figlio d’arte”, per quanto con atteggiamento quasi reverenziale, persino nei confronti dell’espressione: credo che la mia carriera non abbia un evento in testa, ma, in qualche modo, sia nata con me. Entrambi i miei genitori vengono dall’incantevole, straordinario mondo della lirica (più precisamente, papà ebbe l’audacia – ed il talento! – di abbinarvi anche il cinema, con la fortuna di lavorare a fianco dei più grandi (Fellini, Totò, Peppino De Filippo, Fabrizi, Magnani, Gassman…) e, sin da bambino, dall’età di 11 anni, calcai il palco del Teatro dell’Opera, come piccolo attore e come voce bianca, ma da ancor prima sentivo scalpitare in me l’irrefrenabile passione per l’esibizione e per la costruzione dei dettagli. Da bambino improvvisavo piccoli film casarecci, con l’aiuto di mia sorella, paziente e indispensabile spalla, ma anche pièces teatrali, praticamente per gioco. E non ho mai più smesso…

Ilaria – Qual è stato, ad oggi, un attore o un’attrice con cui hai lavorato e con cui sei rimasto in amicizia?
Pietro – Il primo ad essermi amico, cronologicamente parlando, è stato Mario Donatone, che molti ricorderanno nel ruolo del sicario nello storico film di Francis Ford Coppola “Il Padrino – Parte III”, fu lui a scoprirmi a teatro quando ero in scena con una giovane compagnia nella famosissima commedia musicale “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei & Giovannini e, se pur giovanissimo, vestivo i panni di Don Silvestro, che nello spettacolo originale era magistralmente interpretato da Johnny Dorelli: lui mi vide e mi portò con sé in tournée, affidandomi un divertentissimo ruolo in una sua commedia. Un altro grande amico è stato Glauco Onorato, una delle più belle voci del nostro doppiaggio, nonché straordinario attore: restano indimenticabili gli aneddoti legati alla sua carriera con i quali, generosamente, spesso mi incantava. Anche con lui ho avuto il privilegio di lavorare a teatro. Poi, in tempi più recenti, il maestro Landi, perché davvero mi ha trattato, umanamente e professionalmente, come un figlio, guidandomi nell’esperienza artistica, puntando alte scommesse su quello che lui definisce il mio “talento” e trasmettendomi segreti e chicche del nostro mestiere, che è il più bello del mondo.

Ilaria – Un altro caro amico è stato…?
Pietro – Un altro grande professionista che mi piace menzionare in risposta alla tua domanda è, senza dubbio, Leone Pompucci, col quale ho avuto l’onore e il piacere di lavorare. Ebbi la fortuna, inoltre, di cominciare una collaborazione con Fabio Troiano, per un progetto (rimasto a tutt’ora in cantiere) dalla quale nacque un bel rapporto umano.

Ilaria – Grandi sorprese ti hanno riservato gli incontri con…?
Pietro – Paolo Conticini, Gianfranco D’Angelo, Pippo Franco, Fabio Fulco, Enzo Garinei, Max Giusti, Alessandro Haber, Sebastiano Lo Monaco, Paolo Malco, Maurizio Mattioli, Franco Oppini, Alex Partexano, Giulietta Revel, Daniela Terreri, Max Tortora: artisti e persone che hanno segnato in maniera assoluta la mia carriera; e ancora Carlo Lizzani, Antonella Steni, Giuseppe Patroni Griffi, Mario Monicelli, che volle incontrarmi in occasione del suo ultimo film: non ebbi il ruolo, perché fisicamente ero troppo alto rispetto alla descrizione del personaggio, ma fu una “chiacchierata” che non dimenticherò mai.

Ilaria – Altri modelli ai quali ti sei ispirato, sempre artisticamente e dal punto di vista umano e con i quali hai avuto l’onore di lavorare ed interagire professionalmente?
Pietro – Pietro Garinei e Luigi Magni, anche loro esempi di superlativa signorilità che, pur avendomi conosciuto giovanissimo, mi seguirono sempre con affettuosa fedeltà.

Ilaria – L’amicizia nel lavoro è veramente un tesoro preziosissimo e l’aver scoperto tanta straordinarietà in altrettanto straordinarie umanità, credo meriti attenzione, vero?
Pietro – Sì. Un altro pilastro della romanità, con cui ho avuto l’onore di collaborare a lungo, il maestro Renato Merlino, (il mio vero talent scout) uno tra i più grandi poeti e cultori romaneschi: il percorso legato alla commedia dialettale ha assolutamente definito e maturato la mia comicità, formandomi ed appassionandomi fino a rendermi, a tutt’oggi, dicono, “l’erede conservatore” del dialetto romanesco, teatralmente parlando, attributo che ricevo con grande riconoscenza e altrettanta fierezza, anche grazie agli anni di militanza artistica nella “Compagnia Stabile del Teatro Dialettale Romano ‘Checco Durante’”, diretta dall’indimenticabile Alfiero Alfieri.

Ilaria – Un’attrice con cui ti piacerebbe poter lavorare?
Pietro – Mi piacerebbe lavorare con la Signora Loren, splendida ed indiscussa regina della nostra storia artistica cinematografica, meravigliosa icona del cinema italiano.

Ilaria – E degli attori, invece?
Pietro – Giancarlo Giannini, sicuramente tra i più grandi del momento.

Ilaria – Se tu potessi fare un regalo all’umanità per cosa opteresti?
Pietro – Innanzitutto vorrei sparissero per sempre dal nostro pianeta la guerra e la fame! E, tornando al mio mondo, donerei il teatro comico gratuito per tutti, perché c’è un immenso bisogno di ridere, di vivere momenti di leggerezza, ma anche di recuperare cultura – mortificata e sacrificata esponenzialmente nell’ultimo segmento storico (al quale ognuno può dare l’ampiezza che crede) – e passione, perché ho un po’ la sensazione che il genere umano si stia cristallizzando in un pericolosissimo piattume… (permettimi di aggiungere che davvero è un peccato che gli artisti debbano ricavarne di che vivere e i governi non siano, in tal senso, né attenti, né sensibili…). Sono convinto che serva come il pane.

Ilaria – I tuoi progetti futuri sono?
Pietro – Teatro, cinema, TV, arte in genere… ah, no, quelli sono sogni… scherzi a parte, ci saranno tante sorprese che arriveranno nella prossima stagione.

Ilaria – Dove stai trascorrendo le tue vacanze estive?
Pietro – Su un immenso palcoscenico immaginario…

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Le foto allegate sono state realizzate da Giorgio Amendola

 

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