Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e scrittrice, ha intervistato per noi e per voi di “06play” Claudia Conte.
Intervista
Ilaria – Sei una donna poliedrica. Ogni tua giornata è ricca di avvenimenti. Stai riuscendo a goderti anche il relax estivo con una vacanza rigenerante?
Claudia – Il termine vacanza deriva dal latino ‘vacuum’, è il luogo dello spazio mentale vuoto. Per potersi ricaricare infatti è necessario riuscire a liberare la mente dagli affanni e dalle preoccupazioni quotidiane. La storia docet. Nell’antica Roma i filosofi avevano bisogno dell’otium per concentrarsi sui grandi interrogativi della vita. Con otium i Romani indicavano tutte quelle circostanze in cui si è liberi da impegni, siano essi politici, militari o religiosi. Era la cura di sé e della propria saggezza, che passava per la contemplazione spirituale e lo studio.
Anche io, nonostante gli impegni incombenti, sono riuscita a ritagliarmi dei momenti di vacanza con la mia famiglia e i miei amici. Inoltre il tour di presentazione del mio ultimo lavoro letterario mi ha portato in luoghi meravigliosi della nostra Italia.
Ilaria – Il tuo CV si infittisce di esperienze sempre più prestigiose. Raccontaci…
Claudia – Il mio progetto “La memoria è futuro” per promuovere la cultura della legalità attraverso omaggi agli eroi della nostra storia continuerà il suo percorso con il sostegno della Regione Lazio a partire dal prossimo settembre. Inoltre la mia mostra d’arte “Women for Justice” a sostegno delle donne afgane e ucraine, dopo l’esposizione a Milano, approderà a Roma grazie al sostegno di Roma Capitale in occasione della giornata internazionale della pace (21 settembre).
Sono stata recentemente nominata nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Marini San Pancrazio di Firenze. Quindi…
Ilaria – Ti va di esternare un tuo pensiero rivolto a Piero Angela?
Claudia – Mi addolora molto la scomparsa di Piero Angela, un vero maestro che ha tenuto compagnia al pubblico per quasi trent’anni. Grazie a lui la cultura è diventata un mondo accessibile ai molti e non solo all’élite.
Ci ha insegnato tante cose, con libri e trasmissioni, ma anche con l’esempio. Come ha detto suo figlio Alberto, suo erede naturale che stimo molto, Piero Angela continuerà a vivere in tutti quei giovani che cercano l’eccellenza, ma anche nelle persone che sono animate dalla curiosità e desiderano conoscere le bellezze della natura, assaporando appieno la vita.
Ilaria – E circa Olivia Newton John cosa ti senti di voler condividere con i lettori e con me?
Claudia – Olivia Newton John è un esempio per tutti, sia dal punto di vista professionale che umano. Oltre ad aver interpretato uno dei personaggi più noti della storia del cinema, Sandy Olsson dell’indimenticabile musical Grease, è anche un esempio di forza d’animo, coraggio e resilienza. Olivia è stata un simbolo di trionfi e speranza per oltre 30 anni, condividendo il suo percorso con il cancro al seno. Credo non sia facile dover convivere con una malattia così devastante e riuscire a mantenere il sorriso e la gioia di vivere, quindi Olivia riposa in pace non ti dimenticheremo mai.
Ilaria – Il 6 Settembre all’Hotel Excelsior di Venezia Lido presenterai la quinta edizione di Women in Cinema Award, il premio internazionale patrocinato dal Ministero della Cultura che produci al Festival del Cinema di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma. Dove trovi il tempo per far tutto? Parlacene…
Claudia – Women in cinema Award nasce per promuovere il talento femminile e la gender parity nel cinema e nel sociale.
L’edizione veneziana di WiCa è dedicata alla produttrice e giornalista turca Cigdem Mater, condannata a 18 anni di carcere insieme ad altri attivisti per le proteste antigovernative di Gezi Park del 2013. Insieme alla Mater, L’Academy di WiCA vuole ricordare tutte le donne che in questo momento non possono fare udire la propria voce perché vittime di regimi autoritari. WiCa è uno dei tanti progetti che porto avanti con impegno e passione sul tema women empowerment e diritti delle donne. Le piccole conquiste di ogni giorno ci ricordano che l’uguaglianza di genere non è un sogno lontano, ma una realtà che possiamo costruire facendo squadra e lottando.
Ilaria – Hai scritto numerosi libri di successo. Qual è il tuo rapporto con la scrittura e con i tuoi fans?
Claudia – Con la scrittura ho un rapporto molto intimo. Riesco ad appagare il mio bisogno di comunicare ed esprimermi con grande libertà. I miei lavori e i temi trattati rispecchiano sicuramente la mia vocazione verso il sociale. Mi piace attraverso storie vere affrontare problematiche di grande attualità. L’ultimo (ndr La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi – Armando Curcio Editore) è una storia di mafia mentre ne “Il vino e le rose. L’eterna sfida tra il bene e il male” attraverso i dialoghi delle tre donne protagoniste si affrontano temi complessi come il terrorismo, la tossicodipendenza e la disoccupazione giovanile, la fede e tanti altri. Ovviamente le occasioni di incontro con il pubblico sono i momenti più arricchenti e divertenti. Mi piace conoscere persone nuove e sono convinta che proprio dal confronto nascano le idee e gli spunti più interessanti.
Ilaria – Quale parola pensi possa racchiudere la tua filosofia di vita?
Claudia – Io amo profondamente la figura di San Francesco d’Assisi e oggi voglio citare proprio uno dei suoi insegnamenti: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.”
Ilaria – Sei un’attivista per i diritti umani, in particolare porti avanti molte battaglie femminili. Di particolare valore l’iniziativa al Parlamento Europeo a Bruxelles La Guerra delle Donne.
Claudia – Donne che durante i conflitti attraversano le sofferenze più drammatiche senza abbattersi, madri piene di coraggio che pagano un prezzo altissimo per la loro missione di proteggere e mettere in salvo la famiglia. Di dovunque e di qualunque epoca siano, è stato un abbraccio tutto per loro l’iniziativa La guerra delle donne che si è svolta a Bruxelles nella sala Spinelli del Parlamento Europeo grazie all’On. Caterina Chinnici, magistrato ed europarlamentare di grande sensibilità e senso dello stato. Anche nel dramma del conflitto che ha investito l’Ucraina, la loro vocazione a “costruttrici di pace” sarà determinante per far prevalere la giusta armonia e la reciproca comprensione tra gli individui.
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